Solo la mia famiglia è al corrente del mio disturbo. E gli psicologi che mi hanno avuto in cura. Io non ne ho mai parlato ad anima viva. Mi sento comunque ancora sbagliata, sarebbe troppo imbarazzante.
Chi non è affetto da DOC non sa quanto sia difficile convivere con questo disturbo.
Temo che non verrei capita, forse la mia confessione verrebbe liquidata con un'alzata di spalle, con una risatina sciocca.
E allora lo tengo per me.
Alle persone più fidate dico chiaramente di essere affetta da un disturbo ossessivo compulsivo ma non specifico di quale tipologia.
Quello lo tengo per me. So che forse è sbagliato. Forse dovrei dirlo a tutti senza timori.
Ma sono abituata agli sguardi sconcertati delle persone quando dico che sono in cura da psicologi da una vita. Figuriamoci se spiegassi nei dettagli il mio disturbo.
Quando dico la parola psicologo mi sento dire "Tanto quelli rubano soldi e basta", "Ci vai solo per attirare l'attenzione" e mille altre banalità.
Per me non è così. Una bella chiacchierata con una persona di fiducia che veramente mi conosce è rigenerante. Nessuno mi giudica, nessuno mi critica, nessuno mi interrompe. Al massimo vengo guidata alla comprensione e ad una maggiore consapevolezza.
E quindi niente, il mio disturbo è ancora rinchiuso nelle mie stanze dei segreti.
E ci convivo di nascosto.
E voi come affrontate il DOC? Ne parlate serenamente con gli altri?
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