Lei



Il fatto che fossi affetta da un disturbo ossessivo compulsivo l'ho scoperto non tantissimi anni fa. Ho bazzicato psicologi e psichiatri fin da ragazzina ma a nessuno ho mai "confessato" quale fosse il mio problema. Il mio segreto. Parlavo di tutto e di niente, a braccia conserte, giacca a portata di mano pronta per andarmene il prima possibile. I medici sapevano perché ero lì, mia madre li informava telefonicamente del mio problema prima del primo appuntamento. Ma io non l'ho mai detto. Ogni volta che mi hanno chiesto "Perché sei qui?" Io sorridevo e rispondevo "Boh, così, non lo so davvero". In realtà ogni volta che mi ponevano la fatidica domanda soffrivo perché volevo gridare tra le lacrime cosa facessi di strano. Ma niente. Il senso di vergogna era troppo grande. Il terrore che potessero spifferare a qualcuno i miei segreti mi ha sempre bloccata. Ho sempre pensato di essere matta, strana, un fenomeno da baraccone con un segreto inconfessabile.
Fino a quando ho conosciuto Lei.
Lei è la psicoterapeuta alla quale sono riuscita dopo anni di incontri a dire quale fosse il mio segreto. Lei non era al corrente di niente, mia madre questa volta non aveva preso appuntamento al posto mio. Avevo fatto tutto da sola. 
Io e Lei durante gli incontri fumavamo sigarette, ridevamo e io parlavo a ruota libera. Fino a quel giorno. Fino a quando sottovoce le ho detto il mio segretissimo segreto.
Credevo che sarebbe rimasta di stucco. E invece la sua espressione non è cambiata, non mi ha guardata come se fossi un mostro orrendo. Mi ha detto solo "Ho capito. Lavoreremo anche su questo e ne usciremo." E mi ha spiegato in modo molto semplice che ho un disturbo ossessivo compulsivo. Che siamo in tanti a soffrirne. Che non c'è nessun motivo di vergognarsi, ognuno reagisce a modo suo al dolore, all'ansia, alla paura. Noi ossessivo compulsivi lo facciamo in maniera diversa. E che con pazienza si può guarire.
Quel giorno mi sono sentita libera, con il cuore più leggero.
In me era nata la speranza di guarire. Ma soprattutto avevo trovato il coraggio di dire a qualcuno il mio segreto.
Sono passati anni da quel giorno di primavera. Io e Lei non ci vediamo più da tanto perché ormai è andata in pensione.
Io sono sempre in balia delle onde.
Ma Lei per me sarà sempre la custode del mio segreto.

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